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22 Gennaio - Diana Tamantini

FOTOGALLERY Motor Bike Expo 2018: la decima edizione supera le 160.000 presenze

La giornata in più della decima edizione del Motor Bike Expo di Verona ha decisamente premiato il salone delle due ruote, che ha registrato un’ulteriore crescita in quanto a presenze nei quattro giorni complessivi di esposizione, con oltre 700 aziende del settore, tra le quali le più importanti Case costruttrici, le migliori officine di personalizzazione e i marchi più noti nel campo di abbigliamento, accessori e componentistica. L’evento si è confermato un punto di riferimento di livello internazionale, vista la presenza di customizer di moto provenienti da Europa, Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Taiwan, Hong Kong, Thailandia, Giappone, Marocco, Tunisia e Algeria.

Le cinque aree esterne hannno permesso l’organizzazione di più di 60 eventi tra gare, test drive ed esibizioni di piloti e stuntmen, ma si sono registrate anche tante novità, a partire dal debutto dell’MBE Award che ha premiato la moto special più bella al contest “The Art of Kustom”, ovvero una sfida tra i più bravi decoratori di caschi, per finire con il debutto del Campionato italiano di Trial Indoor. “L’esperimento di quest’anno è pienamente riuscito” hanno dichiarato gli organizzatori Paola Somma e Francesco Agnoletto, “e diventa quindi futuro. Motor Bike Expo aveva la necessità di aggiungere un giorno per continuare a crescere. La giornata di apertura in più è stata apprezzata consentendo di raggiungere i 167.000 visitatori. Motor Bike Expo dà appuntamento alla prossima edizione.”

Il settore delle special si è confermato leader tra le offerte del Motor Bike Expo. Fra i riconoscimenti assegnati alle moto custom nella giornata di chiusura, sono di grande prestigio i Magazine Award, assegnati dai direttori delle testate internazionali di settore invitati ad esprimersi da Motor Bike Expo. Altro contest dell’ultima giornata è stato il bike show organizzato dalle riviste Lowride e Chop & Roll e che ha assegnato numerosi premi, ma imperdibile è stato quello di Custom Chrome International Bike Show Series Italian: il colosso dell’aftermarket ha assegnato i premi alle migliori special individuate da alcune delle figure più autorevoli del panorama custom internazionale. Ci sono stati riconoscimenti per Harley-Davidson Padova, Asso Special Bike, 70’s Helmets e Radikal Chopper con la Skinny e agli spagnoli di Old Custom Flames, mentre il titolo di vincitore della tappa italiana di questo campionato è stato assegnato alla H-D Shovelhead costruita dall’officina britannica Rocket Bob’s.

Il team della WOOLF, tutto veronese, ha partecipato al Salone dopo essersi aggiudicato l’importante finanziamento europeo per la ricerca Horizon 2020: si tratta di un dispositivo finalizzato alla sicurezza che si può indossare come bracciale (per l’uso in moto) o installare sul volante dell’auto e tramite un’app dedicata trasmette vibrazioni in caso di presenza di punti sensibili, tra cui incroci pericolosi, semafori e autovelox. Un’altra bella storia di imprenditoria italiana da Patrolline, la società comasca rinata grazie ai suoi dipendenti che nel 2015 hanno rilevato l’azienda attiva nel monitoraggio a distanza della moto. Si chiama PatrolSat, prodotto che permette di sapere sempre dove si trova la moto e rintracciarla in caso di furto.

All’esterno dei padiglioni, il Salone si è chiuso con una domenica di grandi show. Anche per questa edizione è stata fondamentale la presenza di MOTUL come main sponsor della manifestazione, permettendo ai visitatori di apprezzare la tecnologia dei nuovi prodotti e vivere esperienze di “realtà aumentata”. Presso la Motul Arena poi si sono svolte le esibizioni del Contest europeo degli stuntman: la competizione, giunta alla sua quarta edizione, ha visto a confronto ben 18 piloti provenienti anche da Croazia, Polonia, Lituania, Russia, Spagna, Portogallo, Slovacchia, Danimarca e Brasile. Il vincitore, lo specialista danese Mike Jensen, si è aggiudicato il primo premio davanti al polacco Pawel Karbownick ed al russo Danis Rybalko. Fuori gara, ma di grande impatto, anche le esibizioni degli stuntman della Scuola di Polizia di Mirabilandia e dei piloti di Quadrift, così come le Vespe elaborate di Nicola l’Impennatore, una presenza ormai tradizionale per il pubblico di Verona.

Tanto divertimento ed eccitazione anche al Drift Show e Taxi Drift di Graziano Rossi e dei suoi piloti. Alla guida delle loro Nissan 350Z da quattrocento cavalli, gli artisti del traverso di Daba Drift hanno scatenato l’adrenalina di decine di passeggeri. “Se dovessi trovarmi al loro posto, quantomeno li ucciderei!” ha affermato a tal proposito Rossi “Qualcuno ostenta tranquillità, altri dicono non mi vedrete mai più! Ma quando capiscono che non c’è pericolo e che il drifting è come ballare in coppia con il pilota, ci prendono gusto”. Fra i piloti anche Alessandra Rossi, fidanzata del pilota MotoGP Andrea Dovizioso e non meno brava di lui al volante di un’auto da drifting. “Il Dovi? In macchina con me non ci vuole mai venire, è già tanto che mi stia di fianco quando guido la nostra” ha dichiarato lei. “Ma lasciatemi ancora un po’ di allenamento e parte la sfida a due”.