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24 Giugno - Alessandro Palma

CIV Imola, Gara 2: Trionfo di Matteo Ferrari in Superbike

Le gare della domenica del CIV a Imola hanno riservato grandi emozioni in tutte le classi. Se in Moto3 e PreMoto3 abbiamo assistito al dominio di Stefano Nepa e di Alessandro Morosi, con comunque grande bagarre dietro di loro, nelle altre classi la vittoria è stata assegnata all’ultimo giro e tra i vincitori spicca Matteo Ferrari, alla sua prima affermazione stagionale nella classe Superbike.

A Nepa, Ferrari e Morosi si aggiungono Marco Bussolotti (Supersport 600), Marc Luna Bayén (Supersport 300) e Jacopo Adriano Hosciuc (PreMoto3 125 2T). Ecco com’è andata nel dettaglio.

SUPERBIKE – La Gara 2 della Superbike ha visto Matteo Ferrari conquistare il suo primo successo nel CIV 2018. All’inizio Michele Pirro aveva preso il comando delle operazioni dopo una buona partenza, ma a metà gara Ferrari e Zanetti si sono riavvicinati pericolosamente al tester Ducati MotoGP, ancora non al meglio dopo l’incidente avuto al Mugello. All’ottavo dei 14 giri previsti, Ferrari e Zanetti hanno superato Pirro e per qualche giro le tre Ducati (Barni per Pirro e Ferrari, Motocorsa per Zanetti) hanno girato insieme, molto vicine tra loro. Alla fine del terzultimo giro, però, è iniziato un vero e proprio duello per la vittoria tra Ferrari e Zanetti, di cui Pirro è stato spettatore finché non è caduto alla Variante Bassa al penultimo giro (senza conseguenze fisiche). Nella tornata conclusiva Ferrari ha sorpassato Zanetti alla Variante Tamburello, un attacco a cui il pilota bresciano ha poi replicato alla Variante Bassa, finendo però lungo e tagliando la chicane. Per questa ragione, la vittoria della gara è andata a Matteo Ferrari, che ha così bissato il successo ottenuto lo scorso maggio, sempre a Imola, nell’Europeo Superstock 1000. Dietro al pilota riminese e a Zanetti, Luca Vitali (BMW DMR Racing) ha chiuso in terza posizione in solitaria. Quarto e quinto posto per Andrea Mantovani (Aprilia Nuova M2 Racing) e Samuele Cavalieri (Ducati Barni), mentre Riccardo Russo ha terminato il suo primo weekend col team Motocorsa con un sesto posto. Se Claudio Corti, Axel Bassani, Kevin Calia e Matteo Baiocco hanno chiuso la top 10, sono caduti oltre a Pirro anche Alessandro Andreozzi e Christian Gamarino, mentre Alessandro Delbianco non ha preso il via per l’infortunio a una spalla rimediato in Gara 1. In campionato Matteo Ferrari balza in testa con 121 punti a scapito di Michele Pirro, secondo a quota 120. Lorenzo Zanetti è invece terzo con 94 punti.

SUPERSPORT 600 – Dopo la bandiera rossa per la caduta subito dopo la partenza di Stefano Valtulini, Noriyuki Haga, Alessandro Nocco e Patrick Hobelsberger (che se la sono cavata senza gravi conseguenze), la  Gara 2 della SS600 ha riservato emozioni dall’inizio alla fine soprattutto grazie al duello tra Massimo Roccoli (Yamaha GAS Racing Team) e Marco Bussolotti (Yamaha Rossocorsa Edard). I due hanno guidato un nutrito gruppo di testa fin dalle prime battute e hanno poi distanziato gli inseguitori. Roccoli ha preso il comando delle operazioni a metà gara superando Bussolotti, ma all’ultimo giro è arrivato il sorpasso capolavoro del pilota marchigiano, che si è preso la vittoria superando all’esterno Roccoli alla Variante Bassa. Bussolotti si è così preso la sua prima vittoria stagionale e anche la prima dopo quasi un anno di digiuno: il suo ultimo successo risaliva, infatti, al round di Misano del 30 luglio 2017. Dietro a Bussolotti e Roccoli, Lorenzo Gabellini (Yamaha GAS Racing Team) si è preso la terza posizione superando in un colpo solo Nicola Jr. Morrentino (Kawasaki Renzi Corse) e Davide Stirpe (MV Agusta Extreme Racing Service BARDAHL) alla Variante Bassa, compiendo anche lui un piccolo capolavoro. Mattia Casadei, Marco Muzio, Roberto Mercandelli, Michel Fabrizio e Marco Malone hanno completato la top 10. Questa vittoria permette a Marco Bussolotti di portarsi in testa al campionato a quota 104 punti, contro i 101 di Davide Stirpe. Da segnalare che non ha preso il via il poleman e vincitore di Gara 1 Kevin Manfredi, che si è fratturato l’astragalo destro cadendo durante il Warm Up.

MOTO3 – La seconda gara della Moto3 a Imola è stata quasi una fotocopia di Gara 1. Stefano Nepa (KTM NRT Junior Team) ha nuovamente imposto un ritmo indiavolato fin dall’inizio, dominando la contesa fino alla bandiera a scacchi. Il pilota abruzzese si è così portato a casa la sua terza vittoria stagionale e questo gli permette di rilanciarsi definitivamente nella lotta per il titolo, nonostante l’assenza dalla tappa di Misano per infortunio. Dietro di lui, Kevin Zannoni (TM Racing Factory 3570 MTA) si è nuovamente giocato la seconda posizione con Edoardo Sintoni (KTM Pro Racing Team), fino a batterlo nel finale per soli quattro centesimi. Bella prestazione per un Lorenzo Bartalesi in grande spolvero: il pilota del team RMU VR46 Riders Academy ha portato la sua KTM in quarta posizione, dopo aver regolato nel finale il duo Honda Gresini Racing Junior Team Nicholas Spinelli-Riccardo Rossi (quest’ultimo al rientro dopo aver saltato Gara 1 per infortunio). Chiudono la top 10 Nicola Fabio Carraro, Elia Bartolini, Raffaele Fusco e Davide Baldini. In campionato Stefano Nepa si è portato a quota 95 punti, a -10 dal leader Kevin Zannoni (105). È invece sceso al terzo posto Nicholas Spinelli, che ora ha 88 punti.

SUPERSPORT 300 – La Gara 2 della Supersport 300 ha avuto un clamoroso colpo di scena al secondo giro: mentre era in testa dopo una bella partenza, Thomas Brianti (KTM Runner Bike) è volato a terra in uscita dalla Variante Tamburello e questa caduta ha posto fine alla sua gara e a quella del monegasco Nathan Michaud, caduto dopo aver colpito la KTM del pilota di Parma (entrambi illesi). Con Brianti fuori gioco, la gara ha visto un bel gruppo di piloti (a tratti 12) giocarsi la vittoria e alla fine a trionfare è stato lo spagnolo Marc Luna Bayén. L’alfiere del team Kawasaki C.M. Racing ha occupato la prima posizione per quasi tutta la corsa, salvo qualche sporadico attacco di Manuel Bastianelli, e si è difeso fino alla fine a suon di staccate al limite. Il ragazzo di Barcellona, ex-CEV Moto2, si è preso la vittoria al photofinish battendo Bastianelli (Kawasaki PRODINA IRCOS) per soli 19 millesimi, mentre Kevin Sabatucci (Yamaha ProGP) si è assicurato un altro terzo posto battendo in volata Marco Carusi (Kawasaki TenJob) e Kevin Arduini (Yamaha MMR). Sesto posto per Nicola Bernabè, mentre Gabriele Giannini ha ottenuto un buon settimo posto con la Kawasaki Ninja 300 del team GP Project. Luca Bernardi, Omar Bonoli e Leonardo Carnevali hanno chiuso la top 10. In campionato Kevin Sabatucci ha raggiunto Thomas Brianti in testa alla classifica a quota 100 punti, con Marc Luna Bayén (91) e Manuel Bastianelli (89) a seguire a breve distanza.

PREMOTO3 – Così come la Gara 2 della Supersport, anche quella della PreMoto3 è stata condizionata da una bandiera rossa, causata dalla caduta al quarto dei 12 giri previsti di Joel Kelso, Alberto Surra e Davide Cangelosi, finiti a terra alla Piratella. Alla ripartenza, sulla distanza di 9 giri, Collin Veijer (Speed Up) e Alessandro Morosi (RMU Full Moto Squadra Corse) hanno preso il largo sugli inseguitori. La situazione sembrava nelle mani dell’olandese vincitore di Gara 1, ma un problema tecnico lo ha costretto al ritiro al secondo giro, spianando così la strada a Morosi. Dietro a quest’ultimo, la lotta per la seconda posizione ha coinvolto cinque piloti fino alla fuga di Mattia Rato, che a due giri dal termine si è staccato dal gruppo e si è assicurato la piazza d’onore. Dietro di lui, Gabriele Mastroluca (BeOn Kuja Racing) si è preso il terzo posto dopo la penalità comminata per taglio variante a Matteo Boncinelli, quest’ultimo quarto con la RMU del team VR46 Riders Academy. Chiude la top 5 Nikolas Marfurt (2 Wheels PoliTo), mentre nella 125 2T la vittoria è andata nuovamente a Jacopo Adriano Hosciuc davanti a Filippo Bianchi. Nella classifica piloti della 250 4T Alessandro Morosi scavalca Alberto Surra portandosi in testa a quota 96 punti, mentre nella 125 2T Jacopo Adriano Hosciuc guida con 131 punti contro i 94 di Filippo Bianchi.

Photo Credit: Marco Lanfranchi